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Salvini torna sugli scontri di Inter-Napoli: “Non sono d’accordo sulla sospensione della partita! Per combattere questa violenza farei così…”

Il Ministro Matteo Salvini è tornato, attraverso una lettera aperta al quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, sui fatti della notte di San Siro tra Inter e Napoli. Di seguito un estratto delle sue parole nei punti più significativi: 

“Ci vuole tolleranza zero con i delinquenti, ma sono comunque nettamente contrario alla chiusura degli stadi o di alcuni settoria ai divieti alle trasferte. Non concepisco l’idea di punire tutti gli appassionati senza distinzioni perché i violenti sono una minoranza. Il mio impegno è portare legalità e rispetto, con la speranza di riempire le tribune e non di svuotarle. Mi piace immaginare gli spalti zeppi di famiglie e bambini, magari già a partire dalle prossime partite che prevedono San Siro a porte chiuse…

Sono ministro ma anche tifoso: ho girato per gli stadi di mezza Italia, per questo sono sorpreso da chi chiacchiera senza aver mai messo piede in una curva. Leggo con attenzione anche la posizione della Uefa, ovviamente, anche se non la condivido: secondo loro Inter-Napoli doveva essere sospesa per i cori razzisti a Koulibaly ma non sono convinto perché stoppare la partita, con gli scontri accaduti prima della sfida, avrebbe potuto provocare guai peggiori per l’ordine pubblico…

In più, senza voler giustificare o tollerare volgarità e offese, mi chiedo: intendiamo difendere i giocatori beccati per il colore della pelle, ma non quelli a cui si insultano le madri? Inveire contro la famiglia di un Materazzi si può? E qual è il confine tra l’insulto razzista e l’insulto e basta? Nel 2018, chi disprezza un altro essere umano per il colore della pelle è un cretino. Ma proprio perché il problema razzismo è tremendamente serio, non va banalizzato. Benissimo le campagne di sensibilizzazione, i richiami, le multe. Ma il nocciolo è la mancanza di buonsenso e di rispetto. Gli atteggiamenti civili vanno coltivati dentro e fuori gli stadi, a partire dalle famiglie e dalle scuole… Lavorerò per aggiungere l’educazione sportiva per i bambini e per reintegrare l’educazione civica”.

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