Archiviata la pratica Frosinone ora testa e concentrazione alla trasferta di Liverpool, già crocevia fondamentale per la stagione degli azzurri. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport in apertura si sofferma nel ricordare alcuni episodi che legano Anfield e Carlo Ancelotti, teatro di gioie ma anche di pesanti delusioni per il tecnico emiliano, sperando che martedì si possa andar ad incrementare il bottino di successi del tecnico partenopeo in terra Reds:
“Prossima fermata, Liverpool, dunque. E’ lì che Napoli trasferirà le proprie forze,si porterà dietro l’entusiasmo e la convinzione di avere a disposizione due risultati su tre per passare la fase a gironi. ‘Proviamo ad essere sereni. A questa sfida ci arriviamo con la mentalità giusta, i giocatori stanno bene e la condizione è ottimale’, ha detto Carlo Ancelotti. Sarà il solito Napoli, il suo Napoli, che vorrà imporsi sul piano del gioco così com’è accaduto a Parigi e al San Paolo, proprio contro il Liverpool.
Ad Anfield ha legato un momento molto importante della sua carriera di allenatore. ‘È vero, nel 2010, battendo il Liverpool sul proprio campo, ipotecai la Premier League alla guida del Chelsea. E tre anni prima col Milan superai i Reds in finale di Champions, ad Atene’, ha ricordato. Ma il Liverpool gli riporta alla mente anche due finali di Champions perse: la prima, con la Roma, nel maggio 1984, anche se lui era in tribuna, infortunato; la seconda a Istanbul, nel 2005, persa ai calci di rigore.