Ci hanno visto giusto entrambi, Aurelio De Laurentiis ad investire una cifra consistente per un ragazzo spagnolo che nel suo piccolo aveva già fatto vedere grandi cose, Carlo Ancelotti a gestirlo, a farlo maturare impiegandolo il giusto, fino a tramutarlo in trascinatore del suo Napoli.
“Scalata Fabian Ruiz. L’uomo di Champions si prende il Napoli”. Si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport sullo spagnolo, con il quotidiano milanese che esalta le uscite in maglia azzurra dell’ex Betis Siviglia:
“Sono tutti figli per Carlo Ancelotti, ma se c’è un pupillo quello è Fabian Ruiz… Nello scacchiere che Ancelotti muove con abilità se José Maria Callejon è il cavallo per la sua capacità di saltare l’uomo, Fabian è diventato la torre. Questo è solo uno dei tanti compiti affidatigli dal tecnico. Torre perché i suoi centimetri servono anche sui calci piazzati. Ma il concetto di torre diventa riduttivo per Fabian che si è ben espresso sia da centrale con funzioni di regista, sia da esterno. E a sottolineare la capacità di saper ricoprire più zone di campo, Ancelotti nel finale contro la Stella Rossa, mercoledì scorso, lo ha schierato di punta accanto a Dries Mertens. Non c’è da augurarselo, perché significherebbe che si è di fronte a un’emergenza, ma saremmo pronti a scommettere che se ne avesse bisogno il tecnico lo schiererebbe anche di punta”.