Al termine della messa da lui celebrata quest’oggi a Dimaro, il cardinale Sepe ha espresso la propria idea riguardo a molti dei temi che tengono banco in questo momento intorno al Napoli, dall’arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia all’addio sventato di Hamsik. Queste, di seguito, le sue parole:
“Può prendere tutti i cristiani che vuole, ma i veri cattolici siamo noi. Un uccello non fa primavera. Conta quando ci si mette in sieme, è come un’orchestra: puoi avere anche il primo violinista, ma se gli altri non suonano in armonia è inutile. Una squadra si esprime al meglio quando il maestro di orchestra riescere a mettere al meglio insieme i vari orchestranti. Noi il maestro ce l’abbiamo, gli orchestranti pure. Si tratta solo di suonare alla fine l’inno alla gioia con lo scudetto del Napoli”.
“Hamsik in cina? Ma che va a fare? Dopo due mesi si sarebbero dimenticati di lui. Qua, invece, è contento e gli hanno trovato un bel ruolo, nel quale potrà dare un contributo notevole come regista”.
“Lorenzo Insigne non solo rappresenta una grande squadra come il Napoli a livello internazionale, ma è anche il simbolo del riscatto della napoletanità, dimostra chi viene da qui ce la può fare”.
“Cori razzisti? La vera umiliazione è ricorrere a questi mezzi per far valere le proprie ragioni. Non bisogna ricorrere a queste bassezze per far valere le proprie opinioni”.