Gazzetta: “Gestione della rosa, c’è una differenza abissale tra Sarri ed Allegri”

    Il rischio è concreto: anche per quest’ anno pare che la Juventus abbia già ipotecato lo scudetto. Sarebbe il settimo di fila, un qualcosa di eccezionale. E, dunque, c’ è pure il rischio che il Napoli veda svanire anche stavolta il suo sogno scudetto. E non solo perché i campioni d’ Italia si sono staccati a più quattro in testa alla classifica. I titolarissimi di Maurizio Sarri sono entrati nella modalità «riserva», sul piano fisico buona parte della squadra ha problemi di forma. Le maggiori difficoltà stanno emergendo in attacco, dove il tridente pare aver smarrito talento e concretezza: difficile però che l’ allenatore modifichi idee e scelte.

    IMPRESCINDIBILI Lo sono i 13 giocatori che ha utilizzato con una certa insistenza, Sarri. Ben dieci di loro hanno giocato oltre i 2.000 minuti e sono tutti i titolari ad eccezione di Ghoulam, fermato dall’ infortunio e sostituito da Mario Rui. Diversamente, anche l’ esterno algerino avrebbe avuto lo stesso minutaggio degli imprescindibili. Nel confronto con la Juventus una prima differenza è evidenziata proprio dai giocatori utilizzati dai due tecnici. Tra quelli gestiti da Max Allegri, soltanto tre hanno superato la soglia dei 2.000 minuti giocati (Higuain, Chiellini e Pjanic), mentre sono 16 quelli che sono andati oltre i 1000. Una particolarità che premia la capolista e il proprio allenatore: i suoi giocatori si sentono tutti importanti, convinti di poter essere utili alla causa e di avere la fiducia del tecnico.

    PREVEDIBILITà Il gioco e le scelte di Sarri non sono più una novità, sono diventati prevedibile. Il 4-3-3 è lo schema al quale lui non rinuncerebbe mai. Gli undici titolari sono sempre gli stessi, mentre il primo a subentrare dalla panchina è Piotr Zielinski. Chissà, forse se Sarri fosse stato più duttile, magari avrebbe potuto avere una classifica migliore. La società nell’ estate 2016 ha investito su alcuni giovani interessanti, ma a parte Zielinski, gli altri tre si sono visti molto poco. Amadou Diawara è stato utilizzato soltanto in Champions ed Europa League, mentre in campionato l’ ultima partita da titolare l’ ha giocata il 25 ottobre scorso, contro il Genoa. Domenica, sarà lui a sostituire lo squalificato Jorginho. L’ altro dimenticato è Marko Rog che non ha mai giocato titolare nonostante abbia sommato 22 presenze in campionato. L’ ultimo è Adam Ounas, pagato 10 milioni, la cui ultima presenza risale alla gara interna contro la Fiorentina, a dicembre scorso.

    MAI DECISIVI Nessuno dei subentrati è stato determinante in queste 30 partite di campionato come invece accade spesso alla Juventus. L’ ultimo capolavoro tattico Max Allegri l’ ha realizzato sabato sera, contro il Milan. L’ inserimento dalla panchina di Douglas Costa e Cuadrado sono stati essenziali per battere i rossoneri e conquistare tre punti pesantissimi. E non è la prima volta che le intuizioni del tecnico bianconero hanno determinato il risultato. L’ intransigenza di Maurizio Sarri non è certo una virtù, ma è sicuramente un messaggio alla società: per vincere occorrono top player, di esperienza.

    Fonte: Gazzetta dello Sport

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