Gazzetta: “Le statistiche parlano chiaro, Napoli secondo soltanto al City in Europa”

    La teoria di Maurizio Sarri, secondo la quale attraverso il bel gioco si ottengono i risultati, trova riscontro anche nello studio del Cies, pubblicato dal sito «football-observatory.com», che stila una speciale classifica relativa alla percentuale dei passaggi riusciti e la media di passaggi riusciti per minuti di possesso palla. Un’ analisi che tende a valorizzare il lavoro degli allenatori europei e che mette in risalto l’ insistenza nel privilegiare il bel gioco rispetto alla praticità. Scorrendo questa speciale graduatoria, si evidenzia il secondo posto del Napoli che vanta una media di 665 passaggi riusciti a partita, pari all’ 88,3 per cento, e la velocità più alta nella circolazione del pallone, 18,8 tocchi al minuto. In testa alla classifica c’ è il Manchester City di Pep Guardiola che ha una media di 685 passaggi riusciti a partita, mentre il numero di tocchi nei 60 secondi è di 17,2. Il podio è completato dal Paris Saint Germain allenato da Emery.

    DUE TOCCHI E VIA Il dato è indicativo per quel riguarda l’ essenza del lavoro di Sarri. Un esteta, certo, perché la sua ricerca della perfezione nel gioco è quasi maniacale. Il suo Napoli ha pochi talenti, ma anche chi non lo è partecipa alla manovra con un’ applicazione continua. Al centro del suo progetto tattico c’ è il possesso palla, con un massimo di due tocchi, dopodiché bisogna far viaggiare il pallone per favorire il gioco sugli esterni, lì dove Hysaj e Ghoulam (adesso Mario Rui) vanno a sovrapporsi a Callejon e Insigne, oppure passare centralmente attraverso Jorginho, abile nel verticalizzare per gli attaccanti. Azioni fatte in velocità e con una qualità tecnica che ne esalta lo spettacolo. Movimenti studiati in tutti i loro particolari, provati e riprovati nel corso della settimana. Non è casuale che il te cnico non prediliga quei giocatori che insistono tanto nel dribbling. Così com’ è accaduto per Deulofeu, l’ ex esterno del Milan, attualmente al Barcellona, che il Napoli avrebbe potuto prendere dopo il no di Simone Verdi. Ma Sarri non gradisce l’ individualismo, in generale e, dunque anche dello spagnolo che, tra l’ altro, è a un passo dall’ accordarsi con il Watford.

    BEL GIOCO Il campionato è diventato un affare a due, tra Napoli e Juventus, per la questione scudetto. Un avvincente testa a testa che potrebbe andare avanti anche fino all’ ultima giornata. Insomma, dopo sei anni di dominio bianconero, Maurizio Sarri è riuscito a portare il suo Napoli in testa alla classifica, sorprendendo per i numeri che ne stanno accompagnando il cammino, quest’ anno. Dunque, due filosofie diverse, due modi differenti d’ intendere il gioco che hanno permesso ad entrambe le squadre di fare il largo alle loro spalle, in classifica. Max Allegri predilige la concretezza, a lui interessano innanzitutto i 3 punti e un po’ meno il gioco, anche se sabato sera s’ è arrabbiato parecchio per il comportamento dei suoi contro un Chievo in doppia inferiorità numerica. Sarri no, lui vuole vincere regalando spettacolo. L’ ha detto anche dopo aver battuto il Bologna, domenica sera, proprio per sottolineare le sue pretese. Ultimamente, però, il suo Napoli ha imparato a essere più concreto, ad accontentarsi anche dell’ 1-0 pur di vincere. E’ successo 4 volte fin qui, in campionato, e l’ allenatore non si sarà certo preoccupato della poco bellezza del gioco espresso.

    PRIORITA’ La qualità, in ogni modo, resta la priorità. D’ altra parte, avendo in squadra gente come Insigne, Mertens, Callejon, Jorginho, Hamsik è difficile non pretenderla. Il genio di Lorenzo è stato spesso decisivo, fin qui, come le giocate dell’ attaccante belga: l’ ultimo gol, quello realizzato al Bologna, è stato un vero colpo di genio.

    Fonte: Gazzetta dello Sport

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