Ora più che mai il Napoli conta su di lui. Dries il cannibale, l’uomo che ha incantato il mondo con lo strepitoso gol alla Lazio appena una settimana fa, deve reggere da solo il peso di giocare lì, al centro dell’attacco, nel cuore dell’area avversaria. Non ha più Milik alle spalle pronto a dargli il cambio, o meglio non ce l’avrà per un bel po’ di tempo, e nell’attesa che Sarri tiri fuori dal cilindro un’altra intuizione-invenzione, la stessa che un anno fa, più o meno d i questi tempi, lo trasformò da ala a bomber, beh dovrà anche essere bravo a gestirsi, sotto tutti i punti di vista. Magari, aggiungiamo, anche sacrificando le ultime
due gare esibizione del suo Belgio, già qualificato ai Mondiali. «Milik ha avuto una sfortuna incredibile. Siamo tutti con lui. Più responsabilità per me? Sì, ma io sono qui per giocare
e per aiutare il gruppo», ha detto il belga ieri sera ospite di Tiki Taka su Italia 1.
LA SUA NOTTE. Contro lo Shakhtar era rimasto fuori dall’undici titolare, stasera si riprende il suo posto, sarebbe accaduto comunque: c’ è da rimettere subito a posto le cose nel girone di Champions e Sarri ha bisogno dei titolarissimi, ha bisogno di tutto il potenziale offensivo del suo Napoli. Per Dries una partita speciale: Napoli -Feyenoord è il dejàvu degli anni trascorsi in Olanda, quelli che hanno completato la sua formazione calcistica, tra Utrecht e Psv, prima di venire a seguire un master avanzato a Napoli. In carriera Dries ha sfidato il Feyenoord nove volte, tra campionato e coppa, l’ha battuto in tre occasioni
e gli ha anche segnato due gol, sempre con la maglia del Psv. E se a Rotterdam avessero dimenticato quanto potesse far male alle difese avversarie, eccolo qui il promemoria:
6 reti in 6 giornate di campionato, un centro nei play off di Champions, ora la caccia al primo acuto nella fase a gironi. «E’ una partita importante perché nella prima gara di Champions abbiamo perso, quindi questo match diventa fondamentale», ha detto alla vigilia.
LA CARICA. E’ tornato sul gol fantastico segnato alla Lazio e a quei paragoni con Maradona: «Ho visto la porta vuota, mi sono girato e ho tirato. Non si pensa molto in quei casi. Si possono fare paragoni con i gol ma non con i giocatori. Ho sentito tanto parlare, mi fa piacere, ma io sono Mertens, voglio stare con i piedi per terra e continuare a fare bene per la squadra». Elogia Sarri «abbiamo visto quanto incide la sua mano sul gruppo, è bravissimo a far giocare la squadra _ come vuole lui» – e detta due assist per Reina e Hamsik: «Pepe e la sua famiglia stanno bene a Napoli, mi ha fatto piacere che sia rimasto perché è molto importante per noi sia in campo che fuori. Marek è un grande giocatore, abbiamo bisogno di lui: segnerà presto». Sulla corsa scudetto: «Juve da battere? Sono concentrato sul Napoli, e comunque la Juve non è l’ unica da battere. Pensiamo a noi stessi, se iniziamo a guardare gli altri poi perdiamo».
Fonte: Corriere dello Sport