Da sconosciuto a imprescindibile, pochi mesi ma la storia di Milik è già lunga…

    Era il 2 luglio 2016 e al Napoli arriva il sostituto del “core ‘ngrato” Gonzalo Higuain. Il suo nome è Arkadiusz Milik. Semisconosciuto ai molti, scommessa per pochi e “pacco” per la gran parte del tifo azzurro e non. In fin dei conti, nessuno al mondo può sostituire quello che da molti era diventato l’attaccante più forte del pianeta, figuriamoci un giocatore dal nome impronunciabile.

    Arriva in punta di piedi, si innamora della città e comincia a segnare sin da subito, o quasi. Perché nella prima gara con il Pescara parte dalla panchina, ma va vicino al 2-3 nel finale con un sinistro dal limite. Basta quella giocata per far tornare il povero Gabbiadini in panchina. Al San Paolo alla seconda giornata arriva il Milan di Montella, e il polacco si presenta a Fuorigrotta con una doppietta, e con un gol di testa, che tanto mancava a questa squadra.

    La testa, quella che sembra mancare in questo momento al Napoli metaforicamente parlando, e quella che invece l’ex Ajax metteva, fisicamente parlando, in ogni partita, vedi la doppietta decisiva con la Dinamo Kiev nella prima partita di Champions. Arriverà nei giorni successivi la terza doppietta con la maglia partenopea ai danni del Bologna e una rete con il Benfica. Nove presenze e sette reti. Higuain chi? Così diranno tutti. Ma il destino è beffardo…

    Perché in quel, che sembra lontano, 8 ottobre arriva l’infortunio che sarà ancora più impietoso di quello che si aspettava: rottura totale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Da quel momento comincia un incubo per l’attaccante, ma sarà peggiore quello del Napoli, che vincerà poche partite e ormai perde di vista la vetta della classifica. In più, tanto per non farci mancar nulla, la qualificazione agli ottavi di Champions, che con lui in campo sembrava a portata di mano, è appesa ad un filo e ci vorrà una grande prestazione proprio tra una settimana.

    Da sconosciuto ad imprescindibile, tutta questa storia, così lunga, ha visto però protagonista Milik appena per un mese e mezzo. In nove partite, con l’ex Ajax gli azzurri hanno vinto sei volte, pareggiato due e perso solo con l’Atalanta. Da quando si è infortunato i tre punti sono arrivati tre volte, e il numero dei pareggi e delle sconfitte ha lo stesso numero. La media gol e punti dal quell’8 ottobre si è DIMEZZATA!

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