CHI SALE E CHI SCENDE: Dall’insostituibile Callejon alla psiche di Manolo, passando per il flair play nell'”inferno” dello Scida

Torna la rubrica settimanale “Chi sale & chi scende” per fare il punto su tutto quello che ruota intorno al calcio Napoli.

CHI SALE

Il NUMERO dei calciatori  schierati dal 1° minuto da Maurizio Sarri, con il debutto da titolare in campionato del tanto atteso Amadou Diawara. Decisamente positiva la prestazione del giovane centrocampista ivoriano, che ha mostrato anche una buona personalità, il cui impiego è stato a lungo invocato da tifosi ed addetti ai lavori dopo le ultime apparizioni negative di Jorginho. MEGLIO TARDI…

La COSTANZA di prestazioni di altissimo livello di Mertens, che continua a prendere per mano la squadra come avvenuto sia nella sfortunata gara di Champions League contro il Besiktas sia nella vittoriosa trasferta di Crotone. Il talento belga è diventato il vero leader di questa squadra, anche se schierato da falso nove. SEMPRE PIU’ DRIES

Il RITORNO al goal di José Callejon dopo qualche settimana di astinenza. Il caballero spagnolo, a cui si può imputare solo una prestazione leggermente sotto tono contro la Roma, è tornato sui suoi standard abituali. Con l’infortunio di Milik e l’imminente squalifica di Gabbiadini, dovrà attendere ancora a lungo per poter riposare un po’. INSOSTITUIBILE

L’ALTRO RITORNO, ben più importante, alla vittoria della formazione partenopea dopo 3 sconfitte consecutive tra campionato e Champions. È questo il dato più importante di un week-end calcistico che ha visto la Juventus capitolare nuovamente a San Siro e ri-aprire un campionato che molto frettolosamente era stato già consegnato alla Vecchia Signora. CALMA E GESSO.

L’APPALUSO di tutto lo stadio di Crotone all’uscita dal campo del capitano azzurro Marek Hamsik. In un calcio pieno di ostilità ed ottusità, un gesto del genere non può che essere accolto con estremo piacere. L’augurio è che il Napoli possa diventare col tempo la squadra di riferimento per l’intero Meridione, sottraendo tifosi (e ricavi) a squadre ben più lontane geograficamente. FAIR PLAY

 

CHI SCENDE

Lo STATO DI FORMA di Jorge Luis Jorginho, culminato nello sciagurato retro-passaggio che ha spianato la strada verso il secondo (e penultimo…) vantaggio del Besiktas al San Paolo. Mister Sarri ci ha messo un bel po’ prima di concedergli il necessario riposo, i benefici  si sono subito visti. RITORNERAI…

Lo STATO PSICOLOGICO di Manolo Gabbiadini. Dopo la confortante mezz’ora concessagli in Champions League, con la trasformazione di un rigore che pesava come un macigno e altre buone giocate, l’attaccante bergamasco si lascia andare ad un fallo di reazione contro il Crotone, assolutamente da evitare, che lascia il Napoli in 10 per oltre un’ora. CONTARE FINO A 10…

La PAURA per l’esordio del Crotone all’Ezio Scida. Etichettato dai più come uno stadio infernale, è apparso piuttosto come un campetto di provincia con edifici vicini da cui si potrebbe comodamente assistere alla gara. Sarri ha dichiarato che, se il Crotone avesse disputato tutte le partite casalinghe in questo stadio, avrebbe sicuramente qualche punto in più. Difficilmente sarebbero stati sufficienti a toglierlo dall’ultimo posto in classifica. Senza consistenti interventi nel mercato di gennaio, il destino di questa squadra appare già segnato. Per dirla alla Totò… MA MI FACCIA IL PIACERE

Il NUMERO di occasioni da rete concesse agli avversari: 3 al Besiktas che sono costati altrettanti goal oltre che la sconfitta, qualcuna in più al Crotone  su cui stavolta Reina è riuscito a mettere una pezza. Emblematico è il contropiede dei calabresi a partire da un calcio d’angolo a favore del Napoli, malamente concluso da Simy con un tiro alto sopra la traversa. Non basta l’inferiorità numerica a giustificare errori del genere che, con un avversario appena più ostico, sarebbero potute costare caro. ATTENZIONE

Il DISTACCO dalla vetta, tornato a 4 punti come prima della sconfitta casalinga dalla Roma. Ormai è inutile pensare a quello che sarebbe potuto essere e non è stato, semplicemente battendo squadre alla portata come Pescara, Genoa ed Atalanta. L’importante è guardare avanti, alla prossima sfida di mercoledì contro l’Empoli e non ancora a quella dello Stadium di sabato sera. PASSO DOPO PASSO.

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