Arrivato nel 2009 dopo l’infelice parentesi Donadoni, Walter Mazzarri torna sulla panchina del Napoli, ma questa volta come allenatore, visto che nel 1998 l’attuale tecnico del Watford era il vice di Renzo Ulivieri. L’esordio in campionato è del tutto positivo, come del resto tutta la sua prima stagione da mister all’ombra del Vesuvio: esordisce con un 2-1 in rimonta al Bologna, portando il Napoli al sesto posto finale con 59 punti. Mica male, come bottino, ma i dolori non sono certo mancati: il 3-0 incassato a Torino contro la zoppicante Juve e il rimpianto di non aver mantenuto il terzo posto maturato alla fine del girone d’andata.
IL RITORNO NELL’EUROPA CHE CONTA – Poco male, perchè De Laurentiis è convinto delle potenzialità del tecnico e gli rinnova il contratto fino al 2013. La seconda stagione del tecnico di San Vincenzo inizia bene tanto in campionato, quanto in Europa, ma arriva subito uno scivolone, quando la truppa azzurra viene battuta ed eliminata dal Villareal. E’ una sconfitta che brucia come un’escoriazione dopo una caduta in bici al parco giochi, perchè il Napoli termina il campionato sul gradino più basso del podio e torna in Champions dopo 21 anni. Una lunga, lunghissima attesa per il popolo partenopeo, che però non sa cosa c’è dietro l’angolo…
AHIA, CHELSEA! – Non tanto il girone, nonostante gli avversari (Bayern Monaco, Manchester City e Villareal), perchè Cavani e soci riescono a passare il turno alle spalle dei bavaresi, affrontando il Chelsea agli ottavi. L’andata, giocata al San Paolo, regala solo gioie: 3-1 secco ai londinesi che tornano Oltremanica con le pive nel sacco. Quindici giorni più tardi, il buio, il dramma, la disperazione, il disastro, il ritorno a casa tra lacrime e rabbia. Un 4-1, tra l’altro maturato al termine dei supplementari, che, a distanza d’alcuni anni, sembra uno schiaffone al Napoli e un tornado che distrugge quanto di buono la truppa partenopea aveva fatto in Europa fino a quel momento.
UNA MAGRA CONSOLAZIONE – I giorni post Chelsea – Napoli sono stati difficili per tutti, per Mazzarri in primis, il cui team non farà sfracelli in campionato (quinto posto), ma a che al termine della stagione riesce a battere la Juventus e a conquistare la Coppa Italia. Un brodino riscaldato per gli azzurri, che ottengono sì un trofeo, ma che hanno da recriminare sull’atteggiamento in campo mostrato al ritorno degli ottavi di Champions qualche mese prima.
L’EPILOGO – Nell’annata 2012 – 2013 il Napoli terminerà ancora secondo alle spalle della Juventus con 78 punti. Quella stessa Juventus che vincerà (con qualche dubbio) la finale di Supercoppa ad agosto andata di scena a Pechino. Un match nervoso e discusso, che priverà il Napoli del trofeo agostino.
Il percorso di Mazzarri si conclude il 19 maggio 2013, dando così inizio all’avventura (poco redditizia) di Rafa Benitez. Ma questa è un’altra storia….