Home Copertina L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Il buono, il brutto e il cattivo

    L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Il buono, il brutto e il cattivo

    Il Napoli soffre ancora una volta di vertigini e esce con un pari da Marassi contro un Genoa che la mette sull’agonismo e per poco non si porta a casa l’intera posta in palio. Azzurri ancora imbattuti, unica squadra da inizio campionato, ma scendono dalla vetta.

    Poteva andare peggio ma anche meglio. Il punto conquistato a Marassi lascia tanto amaro quanto dolce sul palato dei calciatori azzurri. Succede di tutto a Marassi, nel bene e nel male. Dalla traversa di Hamsik, ai miracoli di Reina, alle “sviste” di Damato, fino ai gol “divorati” da Insigne e Callejon a cui fa da contorno, e ci spiace dirlo, un eccessivo integralismo tattico di Sarri. Mertens assente ingiustificato e Milik? Stavolta anche lui non pervenuto, almeno nel tabellino marcatori, perché il polacco nel primo tempo viene frenato da Perin e nella ripresa da Damato che gli nega un rigore ai più apparso sacrosanto. Inutile, però, cavalcare l’ipotesi di complotto, si darebbe solo adito a chi non aspetta che questo per innervosire l’ambiente azzurro, già troppo rumoroso di suo. Anche lo scorso anno Marassi fu scenario di episodio simile con Doveri a frenare la squadra di Sarri. Continuare a recriminare può creare solo alibi e quindi è giusto che il Napoli, come dalle parole del suo Capitano, continui a guardare avanti con serenità analizzando anche gli errori sia tattici che di finalizzazione commessi a Marassi. Perché poteva andare meglio ma anche peggio…..decidono tutto il buono, il brutto e il cattivo….

    Il buonoPepe Reina zittisce tutti dopo le critiche piovute in settimana e si candida per la beatificazione. Oltre ai numerosi interventi, soprattutto nella ripresa, resta a tutti negli occhi la parata al 92’ su Cholito che vale più del punto conquistato perché evita una beffa che gli azzurri non avrebbero meritato. Il numero 25 azzurro mostra i guantoni a tutti, deciso sempre di più ad essere il leader di questo gruppo, anche nelle prestazioni. Anche se ci piacerebbe vederlo inoperoso come in altre occasioni perché vuol dire che la squadra gira al meglio, cosa che invece ieri non è stato.

    Il brutto – Reina salva, Damato distrugge ma il Napoli e Sarri non si aiutano. Il campo di patate di Marassi non facilita il fraseggio e la marcatura a uomo su Jorginho spegne ogni fonte al gioco azzurro. Napoli costretto ad impostare con Albiol e Koulibaly che non sono propriamente dei fini palleggiatori. La manovra ne risente e neanche l’inserimento di Zielinsky per Allan, e non per Hamsik, che appariva scelta più sensata per come andava la gara, non sortisce gli effetti sperati. Con gli esterni bloccati saggiamente da Juric, a questo punto ci si aspettava una mossa di Sarri che desse la scossa. Mettere Gabbiadini di fianco a Milik, togliendo un centrocampista, passando così ad un 4-2-4, che in fase di non possesso diventava un 4-4-2, avrebbe aiutato a scardinare la linea maginot rossoblù. Ma il tecnico azzurro è di tutt’altro avviso e il cambio delle punte non fa altro che mantenere gli equilibri tattici ancora instabili, concedendo così poche varianti offensive al gioco del Napoli che si spegne con il passare dei minuti. Un pizzico di integralismo in meno avrebbe aiutato anche se non ne avremo mai la certezza.

    Il cattivo – Come si dice….l’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Ancora una volta Genova è scenario di dubbie decisioni arbitrali. Lo scorso anno fu Doveri a negare un rigore agli azzurri per fallo di Burdisso su Higuain e stavolta Damato fa “meglio” del suo predecessore e nega ben due rigori agli azzurri. Il primo per il fallo di mano di Ocampos, che gioca a pallavolo in piena area di rigore (ma non erano finite le olimpiadi?) e il secondo per la trattenuta di Orban, già ammonito, a Milik. Stavolta anche gli arbitri di area, tanto solerti a Pescara, chiudono un occhio…anzi entrambi.

    Menomale che sabato si gioca ancora per trasformare le polemiche in rabbia agonistica e prendersi tre punti contro il Chievo per preparare così in tutta serenità il match contro il Benfica di mercoledì prossimo che può già valere mezzo pass per gli ottavi di Champions.

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