Riccardo Bigon, ex ds del Napoli oggi al Verona, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nella puntata dedicata a Marek Hamsik, ecco quanto evidenziato da MondoNapoli: “E’ un giocatore intelligente, si muove in relazione anche ai movimenti degli altri compagni di squadra. Per questo è diventato fondamentale”.
Il gol del 3-2 a Torino, in rimonta, contro la Juve? “E’ una partita che portiamo tutti noi nel cuore ma ce ne sono tante altre, come quelle in cui abbiamo alzato i trofei. Quella fu una partita particolare perchè segnò una crescita importante nella squadra”.
Difficoltà con Benitez? “Si è sempre allenato al massimo cercando di mettere in pratica i dettami dell’allenatore anche se forse non li gradiva al massimo. Ha dimostrato grande professionalità. Anche con Benitez ha fatto grandi annate con grandi performance di gol e assist, raccoglieva sempre i bonus che programmavamo nel contratto”.
L’Hamsik uomo chi è? “E’ un ragazzo speciale. E’ il fidanzato che ogni papà vorrebbe per la sua figlia. Mia figlia è piccolina ma quando crescerà spero che troverà un ragazzo serio come Marek. Ha la semplicità e l’umiltà che hanno i grandissimi. Spesso le persone più forti sono anche le più semplici. E’ un ragazzo che si è legato alla maglia e alla città perché ha valori importanti che vanno al di là della voglia di andare in club ancora più blasonati. La sua crescita è figlia, comunque, non solo del suo grande lavoro ma anche del lavoro degli allenatori, dello staff e dei compagni”.
Quanto fu vicino al Milan? “Hamsik ebbe l’equilibrio di lasciare ai club la decisione sul discorso da portare avanti. Molti calciatori spesso si mettono di traverso. Diede la possibilità al Napoli di decidere il suo futuro e venne ripagato per questo”.
Con Mazzarri forse gli anni migliori? “Gli anni di Mazzarri sono coincisi con la sua consacrazione. Ma sono stati anche gli anni in cui qualsiasi calciatore si forma. Questo però non toglie meriti al gran lavoro che fece Mazzarri, aveva un rapporto speciale con Hamik”.