Mister Sarri e il suo Napoli nelle vesti di Thènevet, continuano la rincorsa al cannibale Merckx che nonostante la vittoria contro il Sassuolo è seguito a ruota dagli azzurri, capaci di espugnare Palermo.
Sembra ciclismo, una corsa a tappe, pedalata dopo pedalata verso il successo in un regime di equilibrio che rende l’aria elettrica.
E’, invece, solo la lotta scudetto tra Napoli e Juve che aggiunge al suo romanzo ogni domenica un capitolo nuovo e sempre più avvincente.
Il Napoli non tradisce le attese, risponde ai bianconeri e vince con merito. Doma con determinazione l’orgoglio del Palermo che sotto la nuova guida tecnica non accetta il ruolo di vittima sacrificale e rende onore allo sport, collaborando a dar vita a una partita per certi tratti spumeggiante.
Gli azzurri, da subito, afferrano il pallino del gioco senza mai quasi lasciarlo agli avversari e legittimano il vantaggio pervenuto al minuto 22 del primo tempo su rigore calciato da Higuain, dopo il fallo in aerea ai danni di Albiol. L’unica pecca degli azzurri è stata non riuscire a rendere più corposo il vantaggio nonostante il predominio territoriale e le occasioni avute nel corso del match.
-Higuain, il cannibale con la maglia azzurra: il Pipita prosegue il suo personale giro d’Italia e colpisce anche a Palermo, facendo registrare il suo 27° goal che gli permette di eguagliare il record personale di marcature in campionato, stabilito ai tempi di Madrid. Scala anche la classifica della scarpa d’oro, dopo il digiuno di Ronaldo infatti si riprende la testa proprio in coabitazione con il portoghese.
-Jorginho, regia da applausi: semplicemente incantevole, comanda il centrocampo dispensando palloni e geometrie strappando applausi ai cultori del calcio. Dimostra capacità di alternare il gioco lungo a quello corto con sicurezza disarmante, eleggendolo senza dubbio il migliore in campo.
Il campionato è lungo e le tappe verso gli Champs-Elysées sono ancora tante, la storia di questo campionato è ancora tutta da scrivere. Si, avete letto bene: Champs-Elysées. Questo perchè ogni tifoso del Napoli sogna di rivivere i fasti del tour del 1975 che ebbe come epilogo proprio gli Champs-Elysées. Desidera indossare i panni di Thènevet e sconfiggere Merckx il cannibale e allo scoccare della 38° giornata tagliare il traguardo da capolista, e calare il più dolce sipario possibile sulla striscia di successi bianconeri ma soprattutto su un campionato che, già ora fantastico, diventerebbe perfetto.
Perciò si continui così, a testa bassa pedalata dopo pedalata, con l’obiettivo ambizioso di scalare la vetta pensando solo a noi perchè, come dice Sarri, non farlo significherebbe essere una testa di c…. .
il “sogno” continua, to be continued…