Febbraio sembra proprio essere il mese nero per gli azzurri che perdono anche la competizione europea, salutata già la Coppa Italia resta solo il campionato che vede la squadra di Sarri ad un solo punto dal primato.
Non sarà facile lunedì contro la Fiorentina, anch’essa uscita sconfitta dalla gara contro il Tottenham, che tornerà al Franchi col dente più che avvelenato che mai e la voglia di avvicinarsi agli azzurri a -5 (una possibile vittoria li porterebbe a -2).
Sfortuna, tanta sfortuna sta accompagnando dopo la gara con il Carpi il cammino dei partenopei che, tra l’altro, stanno subendo troppi gol in modo assurdo, conditi da disattenzioni difensive lontane dal “modus pensandi” di Sarri, il quale più di tutto predilige proprio tale fase. La nota positiva è stata regalata dal pubblico presente al San Paolo che ha continuato a cantare ed ad applaudire gli undici in campo come se avessero passato il turno.
La squadra ora deve reagire, soprattutto per far tornare il sorriso a coloro che da inizio anno stanno incitando e incoraggiando; in secondo luogo non può un mese distruggere il castello finora ha costruito dal Napoli con sacrificio e dedizione.
Nulla è ancora perduto, la testa ora non avrà altri impicci a cui pensare: mancano i gol di Higuaìn, che dovrà riprendersi il timone della nave tornando a segnare; le magie di Insigne e la forza della difesa.
Partita dopo partita: mancano dodici finali ed un sogno ancora vivo. Ora più che mai.
