Settima giornata del girone d’andata del campionato 2015/2016, il Napoli va al San Siro per sfidare il Milan di Miahjlovic. La battaglia tra allenatori che in estate hanno avuto le stesse storie. Il serbo sembrava ad un passo per la panchina azzurra, l’ex Empoli invece era l’uomo giusto per i rossoneri. Il destino volle che Sarri per la stagione corrente indossasse la tuta del Napoli, mentre per l’ex Sampdoria c’è lo smoking del Milan.
Passano pochi minuti e i partenopei realizzano il primo gol. Rinvio errato della difesa dei padroni di casa, Hamsik riconquista il pallone e serve Insigne che si accentra e trova libero a destra Allan, che da solo davanti a Diego Lopez mette a segno l’1-0. Il Milan è in confusione totale e ci capisce ben poco. Palla lunga per Higuain che con un controllo magico manda fuori tempo Zapata e Abate, il sinistro dell’argentino però non trova impreparato il portiere rossonero.
Nella ripresa non c’è la reazione dei rossoneri, anzi… Insigne prende palla sulla trequarti e passa ad Higuain, il Pipita inventa un super assist per il fantasista azzurro che spiazza Diego Lopez con un tiro d’interno destro che si infila sotto l’incrocio. Il Napoli raddoppia, ma c’è paura. Il numero 24 di Sarri, zoppica dopo il gol. Il ginocchio torna a dare problemi. Il napoletano non si arrende e rimane in campo e fa bene… Su una punizione guadagnata dal solito Higuain, si appresta a tirare Insigne. Il giovane attaccante con un tiro a giro supera la barriera e batte ancora una volta il portiere del Milan. E così è 3-0, esulta e come Insigne, re del San Siro e pochi minuti dopo si becca la standing ovation di tutto lo stadio.
Su un cross di Bonaventura, Rodrigo Ely devia di testa, ma Reina, mai impegnato in serata, si supera e blocca il pallone. C’è tempo per segnare per il difensore rossonero, che però sbaglia porta… Cross rasoterra di Ghoulam e intervento ad anticipare Higuain del giovane difensore del Milan, che però butta il pallone nella propria porta.
E’ il quarto gol. Arriva l’umiliazione per la squadra rossonera. Mihajlovic a fine match è sconsolato ed amareggiato. Sarri esulta, la sua squadra comincia a girare come l’ex Empoli vuole. Destini comuni, ma con finali diversi quella dei due mister. Intanto dopo anni di promesse Insigne comincia a diventare un punto fermo del Napoli, e nonostante i problemi con Conte, si appresta a diventare una pedina importante anche per la Nazionale italiana…
