Potrebbe sembrare una cantilena, ma è la pura verità, il Napoli in altre occasioni queste partite non le avrebbe vinte. Dopo una prima frazione di stallo gli azzurri tirano fuori gli artigli e portano a casa i tre punti. Higuain e compagni riescono a superare un’ottima Udinese ed a restare in scia per i vertici della classifica, dopo le vittorie di tutte le big (aspettando la Fiorentina stasera).
Gli uomini di Sarri, ancora una volta, riescono a mantenere inviolata la propria porta, concedendo poco agli avversari e, a differenza di Genova, riescono a trovare il bandolo della matassa (in realtà il vantaggio poteva essere molto più largo) con il solito Higuain, che, al 53′ imbeccato da Jorginho batte Karnezis con un perfetto sinistro sul secondo palo. Per il Pipita la gioia è doppia: quello di stasera è il duecentesimo gol firmato dall’argentino con squadre di club, numeri incredibili se si considera che Gonzalo ancora non ha compito 28 anni.
Ancora una volta gli azzurri dimostrano di essere il frutto di un progetto di automazione incredibilmente collaudato, è davvero difficile trovare un difetto a questa squadra; per farlo, occorre cercare il cosiddetto pelo nell’uovo. La maturità di questo Napoli è la vera peculiarità che lo contraddistingue da quello delle stagioni precedenti. Come si fa a non sognare di fronte a questa magica realtà?
