Varsavia resta il grande rammarico di questa stagione. La finale sembrava più che alla portata per gli uomini di Benitez, ma non sempre le cose vanno ci si immagina. Nel calcio non esistono regole e forse è proprio questo il bello di questo sport, a prescindere se oggi si è “vittime” di questa strana anomalia. Spesso vincono i più forti, ma altre volte vincono i più bravi. La storia insegna: gruppo, solidità e autostima sommati possono valere più del talento ed oggi ne si è avuta la prova.
Non si può dire certo che gli azzurri non ci abbiano provato, ma come all’andata, i difensori ucraini concedono davvero pochissimo e neanche le bocche di fuoco lì davanti riescono a scardinare la resistenza avversaria. Fa male uscire così, con un gol irregolarissimo subito all’andata e per le tante occasioni divorate davanti al portiere. Un 1-0, quello del Dnipro, che basta per scrivere la storia per la squadra ucraina, che centra per la prima volta una finale europea e che allo stesso tempo lascia mille punti di domanda per il futuro prossimo e anteriore del Napoli. Riuscirà a centrare la Champions? Benitez andrà via? Domande a cui si troveranno risposte tra poco più di 15 giorni, una vera e propria agonia. Intanto il popolo partenopeo rinuncia al suo grande sogno, che tanto aveva accarezzato con mano. Troppi gli alti e bassi quest’anno per vincere qualcosa di così importante. Questa notte non tutti riusciranno a chiudere occhio: il passato è ancora troppo recente per essere dimenticato.
