E’ da pochi minuti cominciato il primo tempo della partita più importante degli ultimi 25 anni di storia dell’SSC Napoli quando, lanciato da uno splendido passaggio filtrante di Gokhan Inler, Gonzalo Higuain si ritrova faccia a faccia con l’estremo difensore del Dnipro, Denys Boyko. Una scena vista e rivista più volte già nella sfida di andata tra le mura del San Paolo, ma che purtroppo si conclude alla stessa maniera di una settimana prima: ennesimo intervento del portiere ucraino che sventa l’occasione da goal per i partenopei.
Nei suoi due anni in azzurro el pipita ci ha abituato ad una freddezza e una concretezza disarmante, degna dei grandi grandi bomber d’europa, eppure forse proprio l’assenza di questo fattore è stato fondamentale nel determinare l’esito della doppia sfida valida per l’accesso alla finale di Europa League. Di fatto tra andata e ritorno il solo numero 9 degli azzurri si è ritrovato ben 5 volte a tu-per-tu con l’estremo difensore avversario senza mai riuscire a gonfiare la rete; ad evidenziare ancor di più questo dato c’è stata l’estrema concretezza dei giocatori allenati Markevych che con appena due tiri all’andata avevano acciuffato il pareggio con Seleznev e alla prima occasione al ritorno lo stesso attaccante ex Shaktar Donestk ha punito la squadra di Rafa Benitez con un colpo di testa al centro dell’area di rigore, propiziato probabilmente da una trattenuta fin troppo energica ai danni di Britos.
