David Lopez, centrocampista del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al portale spagnolo ‘La Grada’ dove ha parlato dei suoi primi mesi nella nostra città. Ecco quanto tradotto dalla redazione di Mondonapoli:
A Napoli, i tifosi sono soddisfatti del suo rendimento – “Non mi posso lamentare e credimi non è stato per niente facile. Arrivai in un momento complicato, dopo l’eliminazione dalla Champions e con risultati negativi in campionato. Inoltre i tifosi si aspettavano un acquisto mediatico. Si è parlato molto di Mascherano e di altri giocatori importanti. Ho dovuto lottare contro tante critiche e guardare avanti, e devo ringraziare Andrea, la mia sposa che mi ha incoraggiato nei momenti più difficili. Dopo, tutto si è aggiustato. Abbiamo vinto la Supercoppa contro la Juve, siamo terzi in campionato e giovedì torneremo a giocare in Europa League contro il Trabzonspor. Siamo anche in semifinale di Coppa Italia dove affronteremo la Lazio in un doppio scontro di cui il primo a Roma. Spero di arrivare in finale”.
Il tuo adattamento al calcio italiano è stato molto veloce – “I compagni di squadra mi hanno aiutato molto ad integrarmi nel club e in questa fantastica città. Tieni presente che nello spogliatoio si parla spagnolo. Lo staff tecnico, il gruppo di spagnoli, argentini, colombiani, uruguaiani…Abbiamo un professore d’italiano che ci spinge a parlare la sua lingua in conferenza stampa, interviste e altro. Però tra di noi parliamo in spagnolo, tranne quando parla Benitez che si esprime sempre in italiano. Comunque, tutto procede alla grande, mi piace la città, la sua cucina, i suoi dolci, gli antipasti…va tutto molto bene, veramente”.
San Siro, San Paolo, Olimpico di Roma sono scenari dove un bimbo sempre sogna di giocare – “L’ambiente è spettacolare come la passione dei tifosi, è qualcosa che vale la pena vivere. A Napoli, per esempio, la gente vive di e per il calcio, per le strade, nei bar, nei ristoranti, si parla continuamente di calcio. E’ passione allo stato puro. La nostra tifoseria è incredibile. Pensano solo alla squadra e ad incitarci. Anche nello stadio più lontano, nel nord Italia, abbiamo i nostri tifosi. E’ qualcosa di spettacolare”.
Futuro in Nazionale – “Ci vorrà tempo. E’ il sogno di tutti e l’ho visto poco fa con Callejon. Non è una priorità, comunque: lavoro a Napoli e voglio arrivare in alto con il mio club. Nella mia posizione ci sono calciatori fortissimi nella Spagna, sarà dura vestire la Roja ma lotterò per riuscirci”.