Una carriera ricca di risultati positivi, ma un palmares quasi totalmente vuoto. Walter Mazzarri, ha fatto sempre bene ovunque è andato, tralasciando ovviamente la parenetesi Inter. Di lui si ricorda la salvezza miracolosa ottenuta com la Reggina, nonostante un’enormità di punti di penalizzazione (15 poi ridotti a 11). Ha fatto benissimo con la Sampdoria, e ha raggiunto l’apoteosi con il Napoli.
Sempre stato un grande motivatore, e amante di un credo calcistico quasi inedito. Solito 3-5-2, poco possesso palla e ripartenze letali. I risultati si son visti, tant’è che perfino Antonio Conte, nell stagione 2011-2012, in occasione della gara Napoli-Juventus, prova a neutralizzare gli avversari schierandosi a specchio. Ma Walter, ha anche tanti difetti, da sempre. Ostinato e permaloso, un tantino troppo. Guai a rimproverargli i limiti del suo tatticismo, o altri errori. Sempre una scusa per tutto e tutti, al punto tale da sfociare nel ridicolo.
Poco il coraggio di cambiare, e di spingersi a superare i propri limiti. Abbandona Napoli, perchè crede che non possa fare di più. Perche Walter? L’Inter d’altra parte non sembrava dare più sicurezze del Napoli. Forse la colpa non è soltanto sua, ma come spesso accade è l’allenatore a pagare. Forse Mazzarri non l’aveva messo in conto, perchè non ha mai avuto esoneri in carriera. Ma da oggi lo sa, e probabilmente, la prima volta non la scorderà facilmente.