Expo 2014, però con vista sul 2015, sul mercato che aprirà (il 5 gennaio), sulle trattative da avviare e da concludere, sulle riflessioni da sviluppare: benvenuti a Milano, l’epicentro d’ogni macrouniverso, stavolta – e sempre – pure del calcio, l’ombelico d’un mercato che è in fase avanzata, che prevede l’annuncio (imminente) di Gabbiadini e che comporta una svolta a sinistra più indispensabile che necessaria…
NON SENTO. Due indizi, talvolta, fanno una prova ed il siparietto radiofonico di Rafa Benitez su Kiss Kiss rappresenta la conferma d’essere sull pista giusta («mister, ma su Strinic?… Non sento… Strinic… Non sento»). Strinic ha l’identikit ideale, perché l’età giusta (27 anni e mezzo), va persino in scadenza tra diciassette giorni, ha pretese rilevanti ma accettabili (quadriennale da un milione e quattro a scalare) e, tatticamente, consente di sistemare la corsia di sinistra, in attesa che torni Zuniga, che Ghoulam assolva poi ai suoi impegni in coppa d’Africa.
APPUNTAMENTO. Milano avvicina e prima che faccia sera e dunque si entri nel pieno della vigilia e della tensione, c’è la possibilità, lo spazio ed il tempo di incontrar qualcuno: il manager di Strinic viene annunciato in arrivo e l’occasione sarà propizia per sgomberare il caos ch’è intorno al fluidificante, cercando anche di capire se esistano margini d’intervento immediato evitando qualsiasi rischio di asta, alla quale il Napoli non è intenzionato a partecipare. Si aspettano risposte che l’Expo 2014 – quest’edizione domenicale dedicata a Strinic – può offrire.
Fonte: Corriere dello Sport