Un passo avanti (Gabbiadini) e due dietro (Strinic), ma solo per intervenire ora sulla difesa: perché il tempo vola, il mercato sta per decollare e l’unico sistema riconosciuto per evitare le aste è l’anticipo. Muoversi, muoversi, muoversi a oltranza, tentando di aggirare gli ostacoli, di sfidare l’universo però senza entrare nel “corpo a corpo”: i parametri zero fanno gol (of course) e per riuscire ad arrivarci, oltre alla tempestività, urgono – chiamiamole così – relazioni diplomatiche. Ivan Strinic (28 a luglio) ha ciò che serve: è il fluidificante per fronteggiare l’emergenza (fuori Zuniga, Ghoulam in partenza per la coppa d’Africa) e per guardare lontano, ha buon passo, una esperienza internazionale testimoniata anche da 33 presenze nella Nazionale croata, ha la “benedizione” di Benitez e l’ok di De Laurentiis ma rimane, ahilui, al centro, di un intrigo internazionale in via di definizione. Ma Strinic è il prossimo colpo da annunciare, la soluzione ideale per uscire da quel tunnel nel quale si sono allungate ombre sinistre: il triennale da quattro milioni e mezzo circa (netti) è nei fatti, nei patti, nella chiacchierata preliminare che ha già scavato un solco per riuscire a chiuderla in fretta e presentarsi il 5 gennaio, alla riapertura del mercato, con la modulistica federale autografata.
LA SECONDA VIA. Ma a destra sarà indispensabile intervenire a giugno, con Maggio e Mesto “scaduti” e un nuovo buco da colmare: è il momento degli olandesi, mica per moda, perché Ricardo van Rhijn (21) non è mai uscito dai monitor, lui che ha pure l’età giusta per essere inserito nel progetto, ma al suo fianco, da centrale, è anche comparso Ron Vlaar (30), contratto con l’Aston Villa che a giugno diviene carta straccia, uno dei reali motivi che nella settimana scorsa hanno spinto Bigon sino in Inghilterra. Ma c’è Darmian (25 appena compiuti) che stuzzica: però, nel caso, ci sarebbe da buttarsi allo scontro frontale con la Juventus, innanzitutto.
PROSPETTIVE. Poi verranno i giorni «caldi», quelli delle trattative, dei «bracci di ferro» e degli annunci: Gabbiadini è virtualmente al di là dell’uscio di Castelvolturno, una presenza che s’avverte, e alle sue spalle la sagoma di Strinic s’individua o si scorge, e non paiono suggestioni…